Scenari post-coronavirus: l’accelerazione della disgregazione dell’ordine mondiale e i segni del ritrarsi della potenza Usa

Nonostante l’approssimarsi della fase-2 delle misure per contenere il contagio del coronavirus, più passa il tempo e più ci si disorienta sulla sua scalabilità pandemica, ma soprattutto sulla sua origine e natura. E quindi sulla migliore strategia per affrontarlo. Da tutto il mondo, più voci si sollevano di medici e ricercatori portando al dibattito pubblico – sembra – più confusione che chiarezza. In particolare, da quando il premio Nobel francese, Luc Montagnier, ha esposto la sua teoria provocando la comunità scientifica, secondo La Stampa, una sua abitudine dal 2010, suggerendo che il virus sia il frutto di una manipolazione di laboratorio e che nella sua struttura molecolare pura, originata dai pipistrelli, vi sia una sequenza artificialmente introdotta, secondo lui, dell’Hiv. Il 20 aprile su Il Foglio, Enrico Bucci richiamandosi alle argomentazioni del Prof. Burgio scarta senza ambagi i dubbi sollevati da Montagnier. In effetti, spiega Burgio “le parti del genoma del virus che

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