Ernesto Burgio: “Patente di immunità, Lombardia, fase 2. Grave che il personale sanitario non sia ancora stato messo in sicurezza”
Ci ha spiegato come l’epidemia si sia diffusa, perché e quali siano i punti deboli della gestione dell’emergenza. Adesso Ernesto Burgio, esperto di epigenetica e biologia molecolare nonché presidente del comitato scientifico della Società Italiana di Medicina Ambientale e membro del consiglio scientifico dell’European Cancer and Environment Research Institute di Bruxelles, ci aiuta a comprendere meglio la cosiddetta Fase 2: la “patente d’immunità” (difficile che si possa avere, se non dopo ricoveri gravi), la verità sui casi della Lombardia (una diminuzione c’è, perché prima i numeri erano sottostimati) e le cose da fare immediatamente (testare i medici, preparare presidi sul territorio: l’ondata dell’autunno è possibile). Si parla molto di una presunta “patente di immunità”, per cui alcune persone potrebbero ritornare a una vita normale prima di altre perché immunizzate. È una speranza ragionevole? Per rispondere bisogna chiedersi, prima di tutto, se questo virus induca una
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