Non c’è solo il coronavirus: la situazione degli altri malati gravi in una Sanità falcidiata

Il coronavirus sta preoccupando tutti. Gli ospedali in questo momento stanno dando prova di resistere a una situazione difficilissima. Anche la precedente normalità però non era facile: oltre 14 milioni di italiani, quasi un terzo della popolazione, si rivolgevano al Pronto soccorso per cure urgenti. E con una sanità così affollata, era abbastanza evidente che la pandemia potesse portare un forte affaticamento per tutti, compreso chi non si ammala di Covid-19. Incidenti, in automobile, in moto o bici, a piedi, in casa, continuano ad accadere, e continuano a colpire molte persone anche le altre patologie che richiedono urgenza, come ictus, infarto, embolia polmonare, emorragia cerebrale. La vita, coi suoi problemi, non si è fermata. In che situazione si trovano dunque tutte queste persone nel momento attuale? “Le istruzioni all'inizio del Covid-19 sono state sbagliate. Si era detto di chiamare il 112 ed è stato un errore. Secondo protocolli internazionali, questo è in realtà dedicato

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