Il Coronavirus affossa l’economia, Nadotti: ‘Usiamo il deficit per tagliare il costo del lavoro’

Il Coravirus soffoca il tentativo di ripresa rischiando di trascinare l’Europa intera in una nuova spirale recessiva. A gennaio, la produzione industriale era cresciuta del 3,7% rispetto a dicembre: un rimbalzo superiore alle attese del mercato, immediatamente soffocato dall’epidemia. “La produzione industriale ha mostrato un recupero superiore al previsto a gennaio. In assenza dello choc da COVID-19, il dato avrebbe segnalato una possibile ripresa del Pil nel primo trimestre” spiega Paolo Mameli, senior economist di Intesa Sanpaolo che poi aggiunge: “L’effetto si sentirà, in misura anche maggiore nel trimestre primaverile”.   La botta sul ciclo economico sarà forte, ma per comprenderne l’entità servirà tempo. Gli esperti però non hanno dubbi: “Per rilanciare l’economia serve una politica fiscale europea comune ed espansiva. Dobbiamo lavorare in deficit per rilanciare la domanda e sostenere i consumi”. Loris Nadotti professore ordinario di corporate finance all’Università di

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