GAM: coronavirus, le banche centrali da sole non possono contrastare l’emergenza globale

Era dall’autunno 2008, poco dopo il fallimento di Lehman Brothers, che la Fed non tagliava i tassi a sorpresa a mercati aperti come ha fatto martedì. Ma ora i Governi devono affrettarsi con misure a sostegno dell’economia Con una mossa a sorpresa la Federal Reserve martedì ha deciso un taglio dei tassi di 50 punti base (-0,50%). Un intervento assunto con due settimane di anticipo sulla prossima riunione ufficiale della banca centrale prevista per il 18 marzo e adottato sulla scia della diffusione dell’epidemia di coronavirus al di fuori della Cina, in particolare in Europa. PERCHÈ IL TAGLIO DELLA FED NON È PIACIUTO AI MERCATI Il taglio della Fed non ha avuto una buona accoglienza sui listini americani che, dopo un significativo rimbalzo nella giornata di lunedì (+4,5%), martedì hanno virato al ribasso, valutando poco utile nell’immediato il solo ritocco dei tassi ufficiali da parte americana, assunto peraltro senza un coordinamento con le altre principali banche centrali. In primis

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