La Fed e Trump narcotizzano l’America terrorizzata dalla pandemia per nascondere l’esplosione della nuova bolla
Fear is your only God, cantavano nel ritornello ipnotico della loro Vietnow i Rage Against The Machine. Correva l'anno 1997. Da allora, l'America ha convissuto più volte con la paura. Quella finanziaria della bolla tech del 1999-2000, quella del terrorismo e della guerra permanente scaturita dagli attacchi dell'11 settembre 2001 e quella della nuova depressione economica nata dalla crisi Lehman del 2008-2009. Poi, l'8 novembre del 2016, il grande choc: Donald Trump diventava il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Di fatto, la “seconda guerra civile americana” preconizzata da Joe Dante. Ogni volta, la paura ha preso il sopravvento e poi narcotizzato l'America, capace con il suo pragmatismo di metabolizzare il traumatico reset e ripartire. Quasi come se niente fosse. E oggi, in epoca di paura collettiva da pandemia? Stesso copione. Anzi, paradossalmente stiamo assistendo alla riprova pratica dell'attualità della teoria di Noam Chomsky riguardo la mitica “rana bollita”, ovvero la
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