Il coronavirus frena la transizione elettrica dell’auto, Deloitte: “Spostare in avanti in target Ue sulla CO2”
Lo tsunami che ha travolto il comparto dell’auto rischia di mettere in crisi la transizione verso i motori elettrici. Un’analisi di Deloitte evidenzia un rallentamento di breve-medio termine nella transizione globale verso la mobilità elettrica, causato dallo choc esogeno che ha colpito il comparto: da un lato si sottolinea il crollo della domanda e della produzione industriale; dall’altro si ritiene fondamentale uno slittamento degli attuali target di riduzione delle emissioni di CO2 per favorire il rilancio dell’industria automobilistica. A livello globale, infatti, si prevede che la produzione di veicoli leggeri scenda a fine anno da quota 88,9 milioni mezzi a 77,9 milioni. Un calo che coinvolge l’Unione europea come il Nord America: solo in Italia a marzo le immatricolazioni sono scese dell’85%. Secondo gli esperti di Deloitte, nel medio-lungo periodo la transizione verso la mobilità elettrica non è in discussione, anche alla luce degli ingenti investimenti in innovazione
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