Il coronavirus accelera la transizione verso la moneta elettronica: calano i pagamenti in contanti

La fine dell’emergenza sanitaria con il ritorno alla vita normale sono distanti anni luce, ma l’Italia dopo il coronavirus potrebbe essere molto diversa da come la conosciamo. Anche nelle piccole cose. Per esempio sul fronte dei pagamenti: mentre crescono gli acquisti nelle botteghe di quartiere – per evitare assembramenti e mantenere le distanze -, secondo Nomisma durante il lockdown si è assistito ad un utilizzo meno intenso dei contanti. In particolare il 40% chi non riesce a fare a meno dalla moneta cartacea ammette di averne ridotto l’utilizzo nell’ultimo mese, mentre aumenta la frequenza dei pagamenti digitali: “Pur rimanendo pressoché stabile la quota di user dei diversi strumenti di pagamento, a variare è l’intensità con cui se ne fa ricorso”. Tradotto: aumenta la frequenza delle transazioni e si abbassa lo scontrino medio.   Leggi anche Satispay straccia Apple e Samsung: volano i pagamenti digitali in Italia L’emergenza sanitaria potrebbe quindi accelerare la transizione

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