A questo ritmo di acquisti (con l’Italia passata dal 17 al 42%) lo scudo anti-spread della Bce si esaurirà in ottobre. E poi?

Chissà se anche questa volta, il fronte italiano anti-Mes brandirà l'editoriale di Wolfgang Munchau sul Financial Times come una spada. Perché a differenza dell'ultimo intervento, in cui venivano sottolineate le ambiguità relative alla mancanza di condizioni del Fondo salva-Stati, questa volta la firma storica del quotidiano della City mette in guardia l'Europa dal rischio di sottovalutazione proprio dell'utilizzo strumentale che i populisti del Belpaese sarebbero pronti a fare della crisi, nascondendosi dietro al capro espiatorio dell'UE e della crisi da Covid-19. Per Munchau, il problema dell'Italia, inoltre, non risiede nello spread, bensì nella ratio debito/Pil, destinata a salire a fine anno attorno al 180%, stante il -10% di crescita pronosticato e l'aumento gioco forza della spesa pubblica. Ma non basta. Perché l'editorialista tedesco tratteggia anche tre possibili scenari di uscita dall'impasse attuale. Primo, ricorso al Mes al fine di poter usufrurire del programma Omt

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