L’enorme dipendenza europea dalla fabbrica dei farmaci asiatica. Perché è così difficile rimpatriare la produzione
Il coronavirus ha spezzato alcune delle catene di valore su cui si basa il commercio internazionale e la globalizzazione. La chiusura della fabbrica del mondo cinese provocata dalle misure di lockdown ha avuto un forte impatto sull'economia mondiale, spingendo molti analisti a riflettere sulla necessità di riportare a casa alcune produzioni che l'Occidente ha deciso di lasciare alle fabbriche asiatiche. Sono diversi i settori investiti dalla delocalizzazione: dalla meccanica all'elettronica, fino ai dispositivi di protezione personale che oggi il covid-19 ha reso di prioritario interesse nazionale. Una tendenza che riguarda anche i medicinali, visto che l'Europa dipende sempre più dalle forniture di principi attivi e farmaci generici di Cina e India. Ma il reshoring è davvero molto complicato: “Ci vuole tempo e soprattutto tanti investimenti. Ma poi chi ci assicura che sarà un'operazione profittevole?”, dice a Business Insider Italia Fabrizio Gianfrate, esperto di economia sanitaria e
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