La bomba autocallables sotto il sistema bancario europeo. Il detonatore? Le banche francesi

Ci sono spread, come quello fra i nostri Btp decennali e i pari durata tedeschi, che ciclicamente finiscono sotto i riflettori, nel bene o nel male. E altri di cui il grande pubblico ignora addirittura l'esistenza, talmente il loro andamento è storicamente placido come un lago alpino. Ma quando il 12 marzo scorso, Christine Lagarde ha presentato alla stampa le misure appena decise dal board della Bce, il differenziale fra l'Oat francese a 10 anni e il Bund mostrava questo andamento, Bloomberg una divaricazione di oltre 50 punti base che non si registrava dal 2017. Ovvero, da quando la minaccia di Marine Le Pen all'Eliseo aveva mandato in fibrillazione i mercati europei. Cosa stava succedendo? Per capirlo, vista la non elementare dinamica che sovrintende l'accaduto, occorre fare un passo indietro e partire da principio. Ovvero da una notizia che non ha suscitato particolare clamore, né attenzione: l'11 marzo, 24 ore prima dell'intervento di madame Lagarde, i fondi H20 della banca

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