Eppur li abbiamo mangiati. Un ricettario raccoglie le foto dei piatti di gran moda negli anni ’70

Oggi, chi più chi meno, siamo tutti gourmet: chi cucina davvero, ma anche chi fotografa, chi guarda i cooking show… Un tempo però le cose non erano così. Anzi. Negli anni’70 la cucina ha prodotto cibi che oggi ci paiono inconcepibili, oltre che immangiabili, come lo “sformato di wurstel” o il “formaggio di manzo”. Segni di una cucina figli del post boom e di una ricchezza improvvisa, che fece abbandonare molte tradizioni culinarie vecchie di secoli, per abbracciare mode improbabili figlie, soprattutto, della diffusione dei primi supermercati. La fotografa londinese Anna Pallai ha riportato in vita questa era del cibo (più innocente ma incredibilmente più grasso, artefatto e meno buono) attraverso decine di foto raccolte sui suoi account su Twitter e Tumblr e ora un libro,”70s Dinner Party: The Good, the Bad and the Downright Ugly of Retro Food”, un volume divertentissimo da sfogliare, molto meno da mangiare.

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